Ciao Delo,
Negli ultimi mesi non ho sprecato fiato a rispondere agli attacchi al PLR ma ho investito il tempo a spiegare le ragioni del NO, perché ero e sono convinto che al referendum NO andava votato, mentre ora mi prendo qualche minuto per rispondere al Maestro in pensione.
Ad una settimana dalla vittoria del SI vedo che invece di rimboccarsi le maniche lo sport preferito è quello di blaterare; invece di risolvere i problemi e di lavorare ci si preoccupa dell’Angelo Colombo, addirittura si mettono le mani avanti preannunciando abbandoni di cariche.
Troppo facile caro Delo ora devi concretizzare !!! L’iter che ha portato al referendum è fatto di articoli sui media ma soprattutto di atti formali. Il rapporto di minoranza a firma del PLR evidenzia problemi e lacune imbarazzanti. La preparazione poi di chi ha partecipato alla commissione piano regolatore è deprimente.
Mi fa piacere che quella sera eri sveglio e che ti sei accorto di cosa dicevamo perché, di solito, o giochi a fare i disegnini o dormi e la cosa mi fa incazzare parecchio dato che sei un Municipale ma me la tengo per me.
Però ora che il Maestro in pensione pensa semplicemente per il titolo che ha di fare la lezione, allora faccio l’alunno partecipativo, alzo la mano e rispondo.
È dal 2014 che parlo pacatamente con tutti ma nessuno vuole ascoltare perché ha già in mente quello che vuole fare fregandosene di tutto e di tutti e allora grido si grido. Grido perché sono passionale e perché mi incazzo quando vedo che qualcuno non vuole capire o non vuole ascoltare.
E mi incazzo ancora di più quando sento risposte come “bisogna avere pazienza … dovete fidarvi di noi … i problemi li affronteremo quando arriveranno ….” No caro Delo Io e i Liberali ragioniamo con la nostra testa e diciamo che di pazienza ne abbiamo avuta … che fatichiamo a fidarci di voi … e che i problemi si anticipano. Per natura sono una persona che non si uniforma e se ritiene di dissentire dal pensiero di altri lo fa senza esitazione.
Gli imbecilli, gli intelligenti, i fannulloni, i lavoratori, i pressapochisti, i puntigliosi, … e potrei andare avanti all’infinito, tali sono per natura o per volontà e non certo per nazionalità.
Vale a dire che essere svizzero per nascita o per ius soli come vorrebbe qualcuno, non è di per se una fortuna in mancanza di altri attributi.
Di quanto hanno fatto Liberali e Socialisti di bene e di male, beh credo tu lo sappia io non te lo insegnerò, io sarò sempre un allievo attento e partecipativo, criticando o condividendo le scelte che gli uni o gli altri proporranno, ma sempre pensando con la mia testa.
Sono l’italiano con il passaporto svizzero, fiero di entrambi, ma soprattutto con una consapevolezza in merito al passaporto svizzero che molti che lo hanno semplicemente per nascita mai si sono fermati ad analizzarne i reali valori.
Il rammarico poi è che ti preoccupi di me e non di quel 47% che la pensa come me e non come te.
Io ho sostenuto il referendum fin dall’inizio senza mai nascondermi.
Tu sei dalla parte di quelli che sanno chi ha firmato per il referendum anche se non dovrebbero saperlo e ti sei schierato con chi ha usato metodi abbietti per ottenere un SI.
Per quanto riguarda poi la fede calcistica da un socialista che tifa l’italiana Inter, squadra della Milano altolocata, non accetto lezioni non di calcio ma di stile e coerenza.
La cosa che mi che mi dispiace veramente e che sto dicendo queste cose a te, Municipale, Ex Maestro di scuola elementare, socialista e con molti anni in più di esperienza del sottoscritto.
Un po’ me ne rincresce ma siccome le cose non le mando a dire se vuoi ci possiamo vedere una domenica mattina in quel Bar italiano a Maslianico dove vai a fare colazione e dove ci siamo spesso incontrati.
Angelo Colombo